Milano.da.bere è il noto slogan di una campagna di Amaro Ramazzotti che ha contraddistinto un’epoca, quella degli anni 80 e che ha caratterizzato positivamente una città.
Il parallelo tra la Milano.da.bere e la Milano Post Expo o addirittura alla Milano Spritz post pandemia, è fin troppo evidente e Agenzia Brand ha scelto la Milano come sua sede principale. Milano con il suo posizionamento ha costituito il segno distintivo che da oltre 30 anni contraddistingue la nostra agenzia di comunicazione a Milano e ne caratterizza la vision fin dalla nascita.
Appropriandoci in tempi non sospetti del nome BRAND (gli anni 80 sono stati gli anni d’oro della comunicazione in Italia e in particolare modo a Milano) abbiamo fatto una scelta di campo precisa: abbiamo condiviso l’affermazione che ci possono essere grandi differenze tra un’azienda e un’altra, tra un prodotto e un altro a partire dalla sua brand identity milano.
Negli anni 80 in Italia non si era ancora sedimentato con forza il concetto di marca, il suo valore intrinseco e quello anche molto materiale.
La notorietà di marca (Brand Awareness) e l’immagine percepita (Brand Identity) sono il risultato di quanto l’azienda è stata in grado di trasmettere al proprio pubblico di riferimento (TARGET). Solo poche aziende avevano capito questa lezione fondamentale che veniva dagli USA, gli echi del 68 e degli anni del terrorismo erano ancora vicini.
Il Brand Milano.da.bere
Negli anni 80 però cambia qualcosa, soprattutto a Milano. Milano è da sempre la città della comunicazione e del brand a partire dal brand di se stessa. Prendiamo lo slogan “Milano da bere” degli anni 80, questa definizione diventata simbolo della città e mutuata da uno spot dell’amaro Ramazzotti:
“Milano.da.bere”, espressione coniata per lo spot dell’amaro Ramazzotti, subito amata da tutti i milanesi, che ne fanno la loro bandiera. Gli anni di plastica sono gli anni dell’aperitivo: la vita è estremamente frenetica, non c’è tempo di tornare a casa o di passare l’intera serata in un ristorante, si comincia a bere e a spizzicare al tramonto e poi la movida va avanti fino alle prime luci del mattino.”
Chi ha inventato lo slogan della Milano anni 80?
“Milano da bere”, espressione coniata per lo spot dell’amaro Ramazzotti, da Marco Mignani nel 1985 ha segnato un’epoca della città e ancora oggi è ricordato sia nella città che in tutta Italia.
Quali sono le funzioni del brand “Milano da bere”
L’American Marketing Association definisce così il brand:
“un nome, termine, segno, simbolo, o disegno, o una combinazione di questi che mira a identificare i beni o i servizi di un venditore o un gruppo di venditori e a differenziarli da quelli dei concorrenti”.
Milano.da.bere e la Milano Post Expo raccontano una storia semplice che mette in evidenza solo la funzione identificativa e segnaletica del brand Milano. Il brand o la marca, invece, è alla base del processo di differenziazione che porta i consumatori a scegliere un prodotto o un servizio a discapito di un altro. Milano diventa un brand, un riferimento per tutto l’Italia, insomma un simbolo, una marca. Il branding diventa un lavoro, un’attività che a Milano ha le sue radici e crea occupazione: Moda, grafica, advertising, digital, tutto diventa brand e il brand diventa sostanza.
Il brand Milano è il tramite indiscusso per identificare la propria offerta e differenziarla da quella dei concorrenti: Il Brand Milano da bere è stato forse più potente per la città che per il brand amaro Ramazzotti. Appropriarsi dei valori di una città e trasmetterli al proprio prodotto è un’operazione di Brand image tra le più riuscite e sofisticate. Agenzia Brand nasce ufficialmente nel 1987 ma era già attiva a partire dagli inizi degli anni 80 e a suo modo si appropria di un nome importante e da portare con rispetto: Brand. Nell’era digital dove creare una marca voleva dire accaparrarsi i nomi propri di prodotto, AGENZIA BRAND è stata antesignana. Molti nuovi clienti arrivano a noi attraverso questa lontana intuizione. A distanza di oltre 30 anni vediamo delle similitudini tra le due epoche (non certo gli attuali capelli bianchi).
ll Brand MI da bere 1980 – 2015
Per chi ha vissuto gli anni 80 è facile trovare un parallelismo tra la Milano da Bere e la Milano di Expo 2015. Allora i locali erano il Nephenta, il Santa Tecla, ma specialmente il Vogue Club, Brera, dove iniziava a farsi largo il Made in Italy, dove modelle e politici si incontravano, insomma gli anni di Bettino Craxi. Ora i locali sono cambiati, la movida si è spostata in Corso Como o sui Navigli, ma il Brand Milano ha ripreso vigore e l’aria che si respira è meno pesante che nel resto d’Italia.
Il valore del Brand Milano (la sua brand equity) fa bene e aiuta le aziende a uscire dalla crisi a patto di aver capito la lezione e non ricadere negli errori del passato: valorizzare i propri brand e non inseguire il falso mito della produzione, del lavoro fine a se stesso e del margine ridotto all’osso. Costruire una forte BRAND AWERENESS è il miglior antidoto alla crisi attuale e alle crisi future. Il saccheggio delle nostre Marche migliori da parte delle multinazionali straniere è la riprova che il valore del brand è l’unica nostra salvezza insieme alla creatività e all’innovazione.
ll Brand MI da bere 2015 – 2020
L’ Expo 2015 è sicuramente l’evento che ha messo in evidenza la nuova Milano emersa pur da visioni differenti delle amministrazioni Moratti e Pisapia. Gli investimenti partiti già parecchi anni prima hanno riposizionato la Milano da bere e la Milano Post Expo in una dimensione Europea. Da Expo 2015 ai nuovi quartieri in zona ex fiera, al bosco verticale, alla nuova darsena, alla rinata vocazione milanese all’imprenditoria, tutto è stato un momento di rinascita. Milano contende a Roma, Firenze, Venezia, lo scettro di città turistica.
Milano diventa la capitale della comunicazione digitale e nascono come funghi le nuove realtà legate al mondo dell’I.A. del Web, dei social.
La pandemia del 2019/2020 sembrava aver rallentato questo impulso ma Milano e il suo Brand si sono riprese prima di molte altre realtà. Lo smart working era già alle porte in molte realtà, da Febbraio 2020 molti giovani e molte aziende hanno scoperto a causa del Covid19 la capacità di organizzare il lavoro a distanza. Milano ha messo a disposizione del digital gli strumenti per poter dialogare con i clienti, con l’Europa, con il mondo.
ll Brand Milano da bere torna a crescere: mercato immobiliare e moda 2020 -2023
Per capire meglio l’andamento del city brand Milano diamo uno sguardo al mercato immobiliare. Milano continua a risultare la città con maggiore appeal, nonostante il rallentamento registrato a causa del Covid. Nel corso del 2020, il mercato corporate milanese ha infatti registrato circa 3,9 miliardi di investimenti, con una riduzione del 21,6% rispetto al 2019. Il segmento degli uffici rappresenta la quota principale degli impieghi totali, attestandosi a circa 2,5 miliardi: circa il 64% del totale investito in Italia.
Milano e la moda sono ormai un connubio imprescindibile. È di 86,7 miliardi il giro d’affari della moda in Italia ma il 15,6% è concentrato a Milano. L’export di moda a Milano è cresciuto del 31,4% nel 2022. Le mete delle esportazioni della moda di Milano Monza Brianza Lodi sono il mercato europeo (39,8%), l’Asia (38,4%) e l’America (19,3%).
Si può dire insomma che il Brand Milano.da.bere è ancora in ottima salute.