Nel mondo del marketing, una particolare nicchia sta acquisendo sempre più investimenti, si tratta dell’influencer marketing.

Si stima che a livello globale, i dollari investiti saranno 16 miliardi, mentre nel nostro paese 180 milioni verranno utilizzati per questo tipo di attività promozionale, con un incremento del 34% rispetto al 2018.

Gli influencer sono tutti uguali?

Gli influencer e le collaborazioni non sono tutte uguali, ma sono state suddivise in diverse tipologie: vip, vertical, community. Instagram è il canale che la fa padrone nell’influencer marketing con un 65% di attivazioni.

Si passa da chi ha un merito riconosciuto a personaggi già popolari in altri ambiti, come la musica e il cinema, capaci di attrarre il grande pubblico.

A seconda del prodotto da promuovere cambia sia la scelta del canale che quella del tipo di influencer, ad esempio per il beauty prevalgono le micro-influencer mentre per il settore tech gli uomini. Per le auto i vip, mentre per lo sport, le community, dove è possibile creare una fanbase duratura ed attiva.

L’influencer marketing è un modello complesso?

L’influencer marketing è un modello complesso e segmentato in perenne cambiamento e che va affrontato ed analizzato diversamente a seconda della tipologia.

Bisogna capire come usare gli influencer nel modo corretto a seconda di chi sono e come agiscono, definendo l’obiettivo per cui viene sviluppata la stretegia e non cercando di affidarsi solo ai grandi numeri di followers. Bisogna capire se il loro linguaggio è in linea con il brand e come si posiziona rispetto al mercato. Non sempre un contenuto creato riesce ad avere impatto sul brand, si stima che 1 progetto su 2 non ottenga l’impatto desiderato. Per cui l’influencer marketing necessita di studi e strategie approfondite per evitare di pagare un servizio che non porti il traffico e il ritorno desiderato.

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Dati tratti dal sito: https://www.osservatoriobe.com/